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Lunedì 13 settembre 1965. Lui che arriva dalla Calabria con il Treno del Sole, una valigia di cartone e poche lire in tasca. Lei, l'azienda, che lo accoglie tra le braccia mentre sta per partorire il primo robot di misura al mondo. Sullo sfondo la Torino magica e matrigna degli anni Sessanta. Il libro racconta la prima giornata di lavoro di un adolescente del Sud in una fabbrica del Nord. Un modo per ricordare, mezzo secolo dopo, l'azienda che più di tutte ha segnato la nascita della meccatronica in Italia, la Dea (Digital Electronic Automation). Una cronaca minuziosa e appassionata in cui luoghi, fatti e protagonisti sono del tutto reali, visti attraverso l'occhio analitico dell'autore.